La zona di Capo Falcone e dell'isola dell'Asinara sono tra le più interessanti della Sardegna e anche d'Italia dal punto di vista della fauna avifera. In particolare l'Asinara per la sua morfologia e per il suo territorio protetto nel quale la presenza dell'uomo è stata sempre minima per motivi storici, costituisce un habitat ideale per molte specie. Uno studio, realizzato dal Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Sassari, ha potuto accertare la presenza di 147 specie, tra stanziali e migratorie.
E' certamente un uccello molto comune nel Mediterraneo e, in Sardegna non fa eccezione; guardando sugli scogli che circondano spiagge e calette della zona sarà frequente scorgerli, così come saltuariamente anche in acqua vicino ai bagnanti.
In questa zona della Sardegna e specificatamente sull'isola dell'Asinara se ne può anche trovare una specie più rara come descritto subito qui sotto.
Il Marangone dal ciuffo vive in colonia sulle coste dell'Asinara.
Questa specie è più piccola del cormorano comune; il suo collo è leggermente più sottile e più corto, e più piccoli sono anche la testa e il becco. Differente anche la sua colorazione che è verde-nera uniforme; deve il proprio nome ad una corta cresta alzata sul capo visibile nei momenti della cova. E' una delle 7 specie rare presenti sull'Asinara.
Qui si può ancora vedere, se pur in pochi esemplari, il più grande rapace presente nei cieli italiani, l'Aquila reale maestosa con la sua apertura alare che può raggiungere i 2.5 metri. Uno degli ultimi avvistamenti è stato sulla punta Marcutza dell'Asinara nel Febbraio 2012.
Restiamo sull'Asinara per un altro uccello, specie endemica del mediterraneo, che è considerato specie a rischio: il Gabbiano corso, un gabbiano dal caratteristico becco rosso, punta delle ali nera, dorso grigio perla, collo e ventre bianco e che, a differenza del gabbiano reale, si nutre esclusivamente di pesce azzurro, seppioline e calamari.
Si tratta del più spettacolare dei rapaci per la sua caratteristica di attaccare in volo, a velocità che possono raggiungere i 320 Km. all'ora, altri volatili come i piccioni che costituiscono la sua preda preferita. Questa sua velocità lo rende il più veloce del mondo animale.
E' inserito nella lista degli animali rigorosamente protetti dalla Convenzione di Berna.
Sui rilievi dell'Asinara sono frequenti gli avvistamenti di questo uccello e nel 2012 ne sono stati catturati per l'inanellamento, un numero assai superiore alle aspettative.
l’Osservatorio Faunistico del Parco Nazionale dell’Asinara nel 2012 ha catturato ed inanellato persino un esemplare di Monachella del deserto.
La cattura ha destato sensazione in quanto si tratta del primo avvistamento in Sardegna ed il quinto in assoluto in Italia negli ultimi 10 anni.
Un'altra caratteristica specie della Sardegna è il fenicottero rosa. Nidifica ed è comunemente visibile in diversi stagni della Sardegna.
Nella zona nord-ovest della Sardegna il fenicottero rosa è presente con una colonia stanziale nello stagno di Pilo che, per la sua posizione, ha la particolarità di essere sufficientemente protetto dall'invadenza umana.
Sono presenti inoltre anche altri rapaci quali il Grifone, l'Avvoltoio barbuto, la Poiana, il Falco della regina (specie considerata a rischio), l'Aquila del Bonelli.
Da ricordare infine sull'Asinara la presenza della Pernice sarda ed anche della Gazza, specie non autoctona, ma introdotta sull'isola verosimilmente ai tempi delle carceri.